Il business responsabile e le mele biologiche

Business Responsabile , Imprenditore Socialmente Responsabile , Social Impact Responsability sono termini entrati prepotentemente nel lessico quotidiano degli ultimi tempi.

Business responsabile o irresponsabile ?

Ma l’obiettivo di un business sano non dovrebbe sempre essere la fornitura di prodotti e servizi che creino valore per la società e serva i suoi interessi?

Il business socialmente responsabile non dovrebbe quindi essere la regola?

Un imprenditore che opera in una comunità non dovrebbe avere sempre come faro che anima il suo operato la responsabilità civile e ambientale ?

Forse dovremmo  chiamare l’attuale versione che ha portato allo sfruttamento delle risorse oltre le capacità rigenerative del pianeta  “business irresponsabile” invece di chiamare il business che serve il bene comune “responsabile“.

La mela  biologica

Gunter Pauli nel suo libro “Economia in 3D” porta un esempio interessante e significativo.

Nel mondo in cui viviamo è considerato normale trattare le mele con sostanze artificiali e chimici  per proteggerle da parassiti ed insetti.  Si dice quindi che chi coltiva mele naturali , senza utilizzo di sostanze artificiali , produce “mele biologiche“.

Di fatto si è dato il nome di “Mela Biologica” a qualcosa che esiste da sempre:  una mela raccolta da un melo che cresce naturalmente è una mela e basta!

Non sarebbe quindi più appropriato chiamare la “mela trattata” con il suo nome , “Mela Chimica”?

Il paradigma delle mela biologica

Lo stesso paradigma si può utilizzarlo nel mondo del Business :  è vero che si sono fatti grandi passi avanti parlando finalmente di Business Socialmente Responsabile ma non è ancora sufficiente.

Se fare male le cose è sbagliato, iniziare a farle un po’ meno male è meglio, ma non è ancora giusto.

Anche nel mondo del Business serve quindi  un cambiamento più coraggioso: non è più sufficiente la conservazione ed il  rispetto dell’ambiente.

Per evitare il peggio serve un  vero cambio di rotta.

Partendo dai reali bisogni delle comunità ,  la vera sfida è creare un nuovo modello di business verticalmente integrato dove – citando Aristotele-   “l’intero è più grande della somma delle sue parti“.