Imprenditori in vacanza: come studiare i propri clienti sotto l’ombrellone

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Quando partiamo per una vacanza è sano e giusto staccare dal lavoro, ma spesso non viviamo al meglio ogni momento perché ci frullano in testa dubbi e nuove idee per settembre. 

Partire o non partire con quella nuova idea? Il mio progetto avrà clienti? Cosa posso fare per trovarne di nuovi? Quali canali di comunicazione è meglio coltivare? 

Invece di riempire la mente di domande ecco qualche semplice e breve esercizio per arrivare in maniera mirata e rilassata a queste risposte.

Chiacchiere da vacanza

Prima di tutto utilizza le chiacchierate con le persone che incontrerai in vacanza per fare un po’ di ricerca. Il vicino di ombrellone potrebbe essere la persona ideale per raccogliere feedback su un tuo progetto. 

Più si parla del proprio progetto con un pubblico vasto e più si raccolgono informazioni importanti su competitors, partnership utili, disponibilità all’acquisto e feedback sull’interesse verso la nostra idea. 

Definire i propri target

Prima di parlare con i vicini di ombrellone bisogna però avere le risposte a queste domande:

1) Il tuo prodotto o servizio che problema/necessità del cliente risolve? 

Ad esempio se la mia azienda produce saponi ecologici e voglio capire quale linea potrebbe piacere di più l’anno prossimo devo chiedermi: qual è il problema cutaneo più percepito dalle persone che mi circondano? Immaginiamo che sia la secchezza cutanea. 

2) Quali sono i target ai quali mi riferisco? 

Non smetteremo mai di dirlo: i nostri clienti non possono essere tutti, ma sono alcune fette molto precise della popolazione che rispondono ad un identikit. 

Sempre seguendo l’esempio dell’azienda di saponi, i miei target potrebbero essere: giovani donne attente all’ecologia e genitori attenti alla salute dei propri figli. Il nuovo target al quale vorrei riferirmi è persone con problemi di secchezza cutanea. 

3) Quali sono i miei utenti tipo? 

Dividere in target è utile ma non ci permette di immedesimarci pienamente nella progettazione. 

Per far ciò si può ricorrere all’utilizzo di alcuni strumenti molto utili: le protopersonas e la mappa del l’empatia.

Qui i link per il download:

–> Protopersonas

–> Empathy Map

Potete stamparne una per ogni target e compilarle sotto l’ombrellone in vacanza al posto della settimana enigmistica!

L’utilità di questi strumenti è nota: comprendendo a fondo paure, desideri ed aspettative della mia protopersonas posso creare prodotti davvero su misura e comunicarli attraverso i canali più utili per lei. 

Le domande chiave da porre in vacanza

Una volta che abbiamo chiare le nostre protopersonas e cosa le muove verso il nostro prodotto o servizio possiamo iniziare a verificare che le nostre supposizioni siano corrette. Come? Chiedendo alle persone che ci circondano! 

Alcune domande da porre potrebbero essere:

  • percepisci questo problema? 
  • Come hai cercato di risolverlo in passato? 
  • Conosci già realtà che propongono progetti simili? 
  • Quanto spenderesti per questo prodotto/servizio? 

Iniziare a parlare delle proprie idee senza gelosie o timori è il modo migliore per avvicinarsi alla meta e creare prodotti e servizi davvero voluti dal mercato! 

Se saprete porre le domande in maniera non tendenziosa raccoglierete informazioni oggettive e sincere, che arricchiranno e definiranno sempre di più la vostra proposta! 

Ma per qualunque dubbio….c’è sempre un Piano Bis!