Nuova definizione di default…… potrebbe essere un’occasione!

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Nuova definizione di Default

Alla fine è arrivata la Nuova Definizione di Default delle esposizioni creditizie!

Le nuove Regole a dire il vero sono state definite nel 2017 ed era risaputo che la loro introduzione ci sarebbe stata dal 1 gennaio 2021.

Le nuove regole sono sicuramente una stretta alla gestione del credito deteriorato … i famigerati NPL  (Non Performing Loans) ma, nonostante si sapesse da tempo che sarebbero arrivate, si sono levati cori e richieste per procrastinarne l’introduzione.

Ma cosa dicono queste nuove regole ?

  • Le banche definiranno automaticamente come inadempiente il cliente privato, il libero professionista o la PMI che presenterà un arretrato da oltre 90 giorni, il cui importo risulti, allo stesso tempo superiore ai 100 Euro e all’1% del totale dell’esposizione nei confronti della Banca e del Gruppo. La soglia si alza a 500 Euro per le imprese.
  • Non è più consentita , la compensazione degli importi scaduti con le disponibilità presenti su altre linee di credito non utilizzate.
  • In caso di rapporti co-intestati  il passaggio a default ha ripercussioni negative anche per i co-intestatari
  • Una volta regolarizzata la posizione non vi è più l’immediato ritorno in Bonis. Dovranno trascorrere 90 giorni  in cui non si dovranno  verificare ulteriori situazioni di sconfino/mancato pagamento; trascorso questo periodo,  la banca , con un’adeguata analisi, valuterà il ripristino in bonis  ovvero che si è in grado di restituire il prestito o la linea di credito secondo le modalità concordate.

Non si potrà più sconfinare?

NO! La nuova definizione di default in realtà  non introduce un divieto a consentire sconfinamenti.

Le banche,  possono ancora consentire ai clienti utilizzi del conto che comportino uno sconfinamento oltre la disponibilità presente sul conto o, in caso di affidamento, oltre il limite di fido. Questo dipende dalla policy  del credito in vigore presso l’Istituto.

Allora perché tanto rumore ?

In realtà il problema è sempre legato alla pianificazione ed al monitoraggio della propria posizione con le Banche e questo vale sia per il consumatore che per le imprese.

Nel momento in cui una persona o un’azienda ha delle esposizioni in essere con una o più banche è fondamentale  verificare costantemente se si è in grado di onorare l’impegno sottoscritto al momento della concessione dell’affidamento.

Il legislatore indica che lo sconfinamento deve protrarsi per  90 giorni consecutivi perchè vi sia la segnalazione di default!  Focalizzando l’analisi sulla figura dell’imprenditore questi dovrebbe ignorare per ben 3 mesi uno sconfinamento e non fare nulla per rientrare.

Essere proattivi!

Quello che viene richiesto all’imprenditore è in buona sostanza di essere soggetto attivo nel rapporto con le banche che gli hanno concesso il credito.

Gli è richiesto di monitorare costantemente la propria posizione debitoria e di verificare la capacità di onorare le proprie esposizione. Niente di impraticabile, anzi ,  stiamo parlando di sana e prudente gestione!

Non controlliamo ogni giorno quando saliamo in auto se c’è benzina a sufficienza per la strada che dobbiamo percorrere e calcoliamo quando dobbiamo rifare benzina?

Allo stesso modo  l’imprenditore deve quotidianamente verificare se la sua azienda è in grado di produrre i flussi per onorare le esposizioni in essere. Se il monitoraggio evidenzia che potrebbe non essere più in grado di rispettare le scadenze deve muoversi immediatamente.

Lo prevede anche la Normativa sulla Crisi d’impresa e dell’insolvenza, non ci sono più alibi!

Piano Bis è al vostro fianco di imprese e professionisti per  pianificare e monitore con la redazione di Business Plan, budget di cassa e tesoreria perché “pianificare è meglio che curare”!