IL PIANO DEI CONTI “PARLANTE”: COME RENDERE UN BILANCIO PIU’ CHIARO

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Il bilancio è il primo strumento informativo che permette all’imprenditore di comprendere come la sua azienda sta procedendo,  se il capitale investito e il rischio che ogni giorno si assume vengono effettivamente remunerati.

Il bilancio quindi non serve solo a comprendere quanto già accaduto, ma è la base per poter programmare le strategie future.

Cosa accade però quando il bilancio gestionale non è sufficientemente chiaro?

UN PIANO DEI CONTI AMICO DELL’IMPRENDITORE

Per facilitare la lettura del bilancio, ma soprattutto del conto economico, è necessario predisporre un piano dei conti che sia chiaro e possa fornire anche una prima bozza di controllo di gestione.

Le PMI non hanno spesso risorse da investire in gestionali costosi o figure professionali che si occupino del controllo di gestione e dell’analisi di bilancio a 360°.

Elaborare un piano dei conti che permetta una “riclassificazione” del conto economico in modo rapido e intuitivo può essere però  già la base di partenza del controllo di gestione.

COME PREDISPORRE IL PIANO DEI CONTI “PARLANTE”

Per poter redigere un piano dei conti che sia veramente esplicativo e utile alla comprensione del reale andamento dell’azienda è necessario partire da un’analisi della produzione aziendale.

Ipotizziamo che una PMI abbia due settori di azione per i servizi che fornisce o due linee di prodotto; l’imprenditore avrà ovviamente la necessità di verificare quale delle due linee di prodotto/servizio è più remunerativa.

Come fare?

Si possono creare due conti di ricavo :

  • “ricavi di vendita servizio/prodotto A”
  • “ricavi di vendita servizio/prodotto B”

ed avere così immediatamente il dato del fatturato sempre aggiornato e diviso.

Ma per capire quale dei due servizi/prodotti è più remunerativo sarà poi necessario verificare la marginalità  (MOL) di ogni prodotto, declinando anche la parte del piano dei conti relativa ai costi diretti divisa per le due tipologie suddette.

Con questi due semplici interventi sul piano dei conti la PMI o il professionista può così verificare ogni mese:

  • quale delle due linee ha una marginalità maggiore
  • avere dei dati a supporto delle decisioni strategiche di breve periodo

partendo dal piano dei conti “parlante”.

COME COSTRUIRE IL PROCESSO

Ripercorriamo quindi il processo per avere dei dati più chiari:

– Verificare e decidere quali linee di prodotto/servizio ho la necessità di tenere divise nella sezione dei ricavi;

– Identificare quali costi diretti possono essere imputati in modo certo ad una di queste due linee.

– Declinare di conseguenza il piano dei conti sia nella parte dei ricavi che dei costi con delle “descrizioni” di conto dettagliate e riconducibili alle linee di prodotto/servizio che desidero monitorare.

Avere una contabilità puntualmente aggiornata consente quindi  al responsabile amministrativo di consegnare all’imprenditore  – con cadenza mensile –  un conto economico più semplice da comprendere e più esaustivo nel fornire informazioni cruciali.

IL TEMPORARY CFO

Cosa  si può fare se all’interno dell’azienda non sia presente un responsabile amministrativo in grado di mettere in atto questa procedura?

Ci si può avvalere di figure professionali, quali i Temporary CFO, che possono predisporre questi strumenti e formare il personale interno al loro utilizzo.

Il Temporary CFO ha inoltre un grande vantaggio : è una figure temporanea  e quindi ha un impatto temporaneo e meno significativo sui costi aziendali.